Rapine, furti e botte in centro: chiesto il processo per la banda a Pordenone
foto da Quotidiani locali
Rapine, furti e pestaggi si erano susseguiti in centro, nel triangolo fra via Mazzini, corso Garibaldi e Largo San Giorgio, fra febbraio e aprile dell’anno scorso, suscitando un crescente allarme fra i residenti e i commercianti. Tanto da spingere la procura a dare un segnale forte, con cinque misure cautelari nei confronti dei giovani ritenuti responsabili, a vario titolo, di tali episodi.
Il pm Marco Faion ha chiesto ora il rinvio a giudizio per cinque indagati. L’udienza preliminare è stata fissata per mercoledì dinanzi al gip Milena Granata. Nell’indagine sono confluite le denunce raccolte da squadra mobile, Nucleo operativo e radiomobile e stazione dei carabinieri di Pordenone. Arma e polizia di Stato hanno eseguito insieme, il 12 maggio 2023, le misure.
Gli investigatori hanno individuato gli autori dai vestiti, immortalati dalle telecamere: felpe, cappellini, giubbotti che indossavano sempre e sono stati rinvenuti nelle perquisizioni.
Constant Gbaou, ivoriano, 31 anni, e Asiedu Kinglesy Afrifa, ghanese, 25 anni, difesi dall’avvocato Laura Ferretti, sono tuttora in custodia cautelare in carcere, Bassati Kamagate, 20 anni, ivoriano, tutelato dall’avvocato Nisco Bernardi, Exuace Nsingi Ndombele, 20 anni, congolese, e Richmond Boahene, 22 anni, difeso dall’avvocato Marco Ciach, sono agli arresti domiciliari, Sebastiano Ferlisi, 19 anni, milanese, assistito dall’avvocato Manfredo Fiormonti ha il divieto di dimora a Pordenone. La posizione di un sesto indagato è stata stralciata.
Il 26 aprile 2023 un giovane migrante è stato picchiato a sangue in via Mazzini per un pacchetto di sigarette, riportando 30 giorni di prognosi. L’episodio è stato attribuito in concorso a Kamagate, Ferlisi, Gbaou. In piazza Cavour a un 34enne pakistano sono stati strappati via gli Airpods dalle orecchie a suon di schiaffi e insulti. Il 1° aprile in via Mazzini un minorenne è stato accerchiato e rapinato del cellulare e portafogli. Ad agire in entrambi gli episodi secondo il pm Kamagate, Afrifa, Gbaou.
Al medesimo trio il pm ha contestato una tentata estorsione al ragazzino («se rivuoi il cellulare, porta 30 euro») e i furti di bevande alla Pam di corso Garibaldi del 10 e del 14 marzo. Al solo Kamagate è stato attribuito il tentato furto di una lattina di birra il 20 aprile, sempre alla Pam. Nel capo di imputazione il pm ha inserito, a carico di Kamagate, una resistenza a pubblico ufficiale (calci e manate ai poliziotti durante un controllo) e il rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità (9 giugno 2022).
Afrifa e Boahene Richmond, per il quale si è proceduto separatamente, è stato contestato il furto di una cassa bluetooth da Tenico plus in via Mazzini il 21 aprile. Infine a Kamagate, Gbaou, Ndombele e Bohene è stata attribuita la rapina al mini market etcnico del 27 marzo: il gestore è stato colpito da un pugno in pieno viso perché aveva chiesto loro di pagare le bottiglie di birra