Nasce un comitato contro l’allevamento di maiali a Majano: «Troppo vicino alle case»
MAJANO. Lo spettro di un allevamento di maiali che potrebbe essere avviato a poche decine di metri di distanza dalle prime abitazioni della frazione ha spinto i residenti di Casasola, in comune di Majano, a costituirsi in Comitato per dire no al progetto.
Il sodalizio, denominato “No porcilaia - Salviamo Casasola”, conta su 27 soci fondatori e sta raccogliendo numerose adesioni sia nella frazione che nelle zone vicine, indice della preoccupazione nutrita dai cittadini circa gli effetti che l’allevamento, se avviato, potrebbe causare alla salute pubblica, alla salubrità dell’ambiente e alla qualità della vita, causa le inevitabili immissioni di odori, ma anche al vicino Sic “Torbiere di Casasola” e agli immobili della frazione, il cui valore si vedrebbe depauperato.
Il progetto prevede la realizzazione di un allevamento di circa 1.000 suini che dovrebbe essere ospitato all’interno di una stalla esistente, ubicata in prossimità del centro abitato della frazione, con le prime case lontane meno di 100 metri e le restanti entro i 300, una distanza in cui di fatto rientra l’intero abitato della frazione. «Il Comitato è stato costituito per poter agire con le opportune modalità e nelle competenti sedi per tutelare un interesse comune che l’allevamento appare compromettere» dichiara il presidente del sodalizio Alceo Sandri ricordando che sul progetto esistono pareri negativi, tanto dell’Arpa che della Asl, «che hanno definito non trascurabile un possibile impatto sulla salute della popolazione, definendo come efficace il solo allontanamento dell’allevamento dalle zone abitate».
Allevamento che a sentire il presidente del Comitato non potrebbe nemmeno essere avviato, avendo cessato l’attività da oltre due anni e intendendo variare la specie (in precedenza si trattava di un allevamento di bovine) senza preventive valutazioni ambientali.
«Per capire come questo sia possibile ci siamo affidati a un legale specializzato che sta vagliando alcune procedure» aggiunge Sandri dando conto dell’accesso agli atti relativi al progetto dal quale è emerso un quadro di pareri non favorevoli all’insediamento: «Arpa paventa il possibile insorgere di futuri problemi legati all’impatto odorigeno e definisce l’ipotesi non percorribile anche considerando che la suddetta stalla è da tempo inattiva. Asl Igiene e Sanità pubblica ha espresso un identico parere legato alla vicinanza al centro abitato, a un non sufficiente ricambio naturale d’aria e a un non trascurabile impatto sulla salute della popolazione».
Alla luce di questi pareri e della preoccupazione dei residenti, il Comitato punta a ottenere un incontro con il sindaco, formalmente responsabile della salute dei suoi cittadini, affinché possa adottare i necessari provvedimenti. «Il Comitato non è contrario in assoluto a tali tipologie di allevamento, a patto che non creino danno alla collettività» conclude Sandri che insieme agli altri membri del comitato ha organizzato un’assemblea pubblica per venerdì, alle 20.30, al centro sociale di Casasola, in via Don Domenico Zannier, per condividere con la popolazione le preoccupazioni circa il progetto. Che potrebbe non essere l’unico.
Stando a quanto riferito dal Comitato infatti altri allevatori hanno manifestato interesse per stalle dismesse nella zona.