Ha guidato per anni il Pronto soccorso di Tolmezzo: morto l’ex primario Roberto Copetti
TOLMEZZO. «Un maestro, un formidabile formatore. Per molti un amico». Le parole che la Società italiana di Medicina d’emergenza e urgenza ha scelto per esprimere il proprio cordoglio scolpiscono efficacemente la figura di Roberto Copetti, morto nel pomeriggio di martedì 5 marzo nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Udine. Malato da tempo, il dirigente medico aveva settant’anni.
I funerali saranno celebrati venerdì 8 marzo, alle 15.30, nel duomo di Gemona, città che gli aveva dato i natali.
Copetti è stato un gigante della medicina, protagonista della rivoluzione che dal capoluogo carnico e da San Daniele ha consentito di ripensare il modo di gestire l’emergenza e l’urgenza negli ospedali periferici. «Ha indiscutibilmente segnato un’epoca – lo ricorda Pierpaolo Pillinini, attuale direttore del Pronto soccorso di Tolmezzo e amico di Copetti –. Con Gino Tosolini, allora a capo del Ps tolmezzino, e Willy Pierre Mercante, primario della Rianimazione a San Daniele, diede vita a una visione innovativa ed efficiente del sistema dell’emergenza negli ospedali spoke, poi mutuata nel resto della regione. Non è retorico né esagerato dire che ha fatto la storia della sanità nel territorio dell’Alto Friuli».
Dopo il diploma al Bertoni di Udine, Copetti si era laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova nel 1979, specializzandosi poi nel 1987 in Cardiologia a Trieste mentre già esercitava a Tolmezzo come medico di base. Nel 1988 entra nell’allora Azienda sanitaria 3 Alto Friuli come dirigente medico del Dipartimento di emergenza, che dirigerà a partire dal 1994.
Alla fine degli anni Novanta dirige il pronto soccorso dell’ospedale di San Vito al Tagliamento e poi quello di Cattinara, a Trieste, dove tornerà nel 2016, assumendo in quel caso la guida del reparto unificato con la Medicina d’urgenza: resterà nel capoluogo regionale fino al 2019, cedendo il testimone a un suo allievo, Franco Cominotto. Dal 2002 al 2011 torna a Tolmezzo, poi guida il Ps di Latisana, dove concluderà la carriera prima della pensione, nel 2020.
Proprio nella località della Bassa Friulana si era trasferito dopo aver a lungo vissuto a Raspano, frazione di Cassacco: «Si era innamorato di quelle colline, conosciute grazie al collega Della Bianca – ricorda Giorgio Baiutti, oggi sindaco di Tricesimo e per vent’anni primo cittadino cassaccese –. Era un professionista esemplare, dedito al lavoro, ma allo stesso tempo una persona solare e di compagnia».
Nel suo curriculum anche importanti docenze e decine di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali: «È stato un pioniere e precursore in particolare in materia ecografica», il tributo ancora di Pillinini. Copetti lascia la moglie Katiuscia e i figli Paolo ed Elisa, entrambi anestesisti in servizio all’Azienda sanitaria Friuli centrale. «Il lavoro era la sua vita – lo ricorda proprio Paolo –. Il ruolo di formatore lo aveva motivato, gli permetteva di trasmettere agli altri la sua passione».