Ruspe in azione per sistemare le spiagge: a Lignano è vietato l’accesso all’arenile
LIGNANO. È partita la seconda fase di lavori sulla spiaggia di Lignano Sabbiadoro. La monumentale operazione di ripristino dell’arenile che quest’anno sta movimentando un totale di 140 mila metri cubi di sabbia entra nel vivo.
Quest’anno, per fare fronte all’erosione massiccia che era stata registrata a novembre a seguito della mareggiata, è stato reso necessario un intervento diverso da quelli degli inverni precedenti.
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Si è partiti con una prima fase di intervento che ha portato a riva la sabbia prelevandola dall’area marittima antistante. Questa operazione ha visto la partenza di tre diversi cantieri che quasi contemporaneamente hanno lavorato su Pineta, Riviera e Sabbiadoro. La seconda fase, partita ora, è quella che tutti conoscono, ovvero il ripascimento vero e proprio.
«Il dragaggio del canale di Lignano e della foce Tagliamento sono partiti ieri» spiega l’assessore regionale all’Ambiente Fabio Scoccimarro. «La contestuale prossima partenza del cantiere per la Terrazza a mare ha imposto la realizzazione di un passaggio provvisorio per i dumper (sono i grandi veicoli per il trasporto di materiali, ndr) in prossimità del lungomare, in collaborazione con il Comune» aggiunge l’assessore.
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«La ditta vincitrice del rilancio competitivo, a cui lunedì sono stati consegnate le aree, ha ora 60 giorni di tempo per il dragaggio dei due canali di prelievo e il posizionamento di 70 mila metri cubi di sabbia sulla spiaggia, un quantitativo che si somma agli 80 mila metri cubi che sono stati movimentati per il ripristino degli arenili, i cui lavori sono iniziati ai primi di febbraio» precisa Scoccimarro.
«Lo sforzo della Regione per rimediare ai danni causati dalla tempesta di novembre entra ora nel vivo dei lavori, con una spesa di oltre 4 milioni di euro, investiti per ripristinare la piena fruibilità degli arenili. La novità di quest’anno – conclude l’assessore regionale all’ambiente – è l’estensione del ripascimento all’intera area della spiaggia (da Sabbiadoro alla foce del Tagliamento). A questo si aggiunge il fatto che le analisi condotte sul materiale presente alla foce del Tagliamento, quest’anno, hanno rivelato la presenza di caratteristiche di idoneità tali che permettono anche a quella sabbia di essere posizionata direttamente in spiaggia. Sia la parte politica, che ha garantito le risorse economiche, quanto la parte tecnica della Direzione (tra i componenti della stessa va ringraziato il vicedirettore centrale per l’Ambiente Fabio Cella), stanno lavorando in maniera importante per garantire la partenza della stagione turistica delle nostre località balneari».
I cartelli di divieto di accesso all’arenile, presenti nell’area della Terrazza a Mare sono quindi riferiti a questo cantiere e non a quello del restyling della stessa, che deve ancora partire.