In ipotermia dopo otto ore a 1900 metri di quota: salvata una coppia padovana bloccata nella neve
CIMOLAIS. Una coppia di Padova, con il cane, rimasta bloccata sabato sera fra neve e ghiaccio a circa 1.900 metri di quota nei pressi del Bivacco Perugini, sul Campanile in val Montanaia, è stata portata in salvo ieri dai soccorritori. Intorno alle 3 di notte in sei fra vigili del fuoco e tecnici del soccorso alpino, con torce frontali e attrezzatura tecnica hanno raggiunto i coniugi a piedi, percorrendo 900 metri di dislivello da Casera Meluzzo e dal Rifugio Pordenone.
Dopo quasi 8 ore all’addiaccio la donna, 34 anni, aveva accusato uno strappo muscolare e un principio di ipotermia: non è bastato il riparo della tendina, portata per il cane. Prima dell’alba è stata recuperata dall’elicottero sanitario e trasportata in volo all’ospedale di Pordenone per un controllo medico.
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Il marito e i soccorritori sono stati invece portati a valle da un secondo elicottero, messo a disposizione dalla protezione civile. A complicare i soccorsi ci si è messo pure il satellite, che ha rimbalzato la richiesta di aiuto in un’altra regione. La coppia è riuscita a inviare un messaggio di Sos dal cellulare a un centro di trasmissione per emergenza Iphone in Piemonte, segnalando due persone in difficoltà, una delle quali ammalata/ferita. Le coordinate del satellite circoscrivevano l’origine alla Val Cimoliana, nelle Dolomiti friulane. In quella zona, però, non c’è segnale: entrambi i telefonini risultavano irraggiungibili. La coppia è riuscita a inviare altri messaggi in Piemonte: hanno segnalato di trovarsi al Bivacco Perugini, infreddoliti e con gli abiti fradici.
La Sores ha attivato soccorso alpino della Valcellina, vigili del fuoco di Maniago affiancati da cinque specialisti in neve e ghiaccio da Udine e Pordenone, l’elicottero del Vº Reggimento Rigel di Casarsa della Delizia, abilitato al volo notturno, che avrebbe dovuto imbarcare i soccorritori da Casera Meluzzo. L’elicottero dell’esercito è prontamente intervenuto sabato sera ma, a causa della scarsa visibilità non è riuscito a imbarcarli. Dopo vari tentativi, ha potuto solo confermare la presenza di luci vicino al Bivacco prima di rientrare.
Marito e moglie avevano scelto la meta dell’escursione sul web: volevano trascorrere la notte al Bivacco. Si sono portati la tendina nell’eventualità che non fosse tenere il proprio cane di piccola taglia nel bivacco. Mentre salivano, lungo l’impervio sentiero, attraversato da piccoli ruscelli, si sono trovati in difficoltà già per l’abbondanza di acqua dovuta allo scioglimento della neve.
A 1. 800 metri hanno trovato la neve: avanzando, a fatica, continuavano a sprofondare nel manto. Sono riusciti a percorrere un centinaio di metri di dislivello, poi si sono accampati. Qui i soccorritori li hanno individuati. Dopo averli confortati, li hanno condotti al bivacco. C’è voluta circa un’ora per gli ultimi 100 metri: la 34enne era molto provata, stanca e infreddolita. Da lì, è stato completato il salvataggio con gli elicotteri.