Centoventi querele per truffa, l’ex trader Fabio Gaiatto condannato a zero giorni

PORDENONE. Zero giorni di reclusione a fronte di oltre 120 querele per truffa. Si è chiusa giovedì 11 aprile l’ultima tranche della maxitruffa Venice per l’ex trader portogruarese Fabio Gaiatto, già condannato in via definitiva a dieci anni di reclusione.

Dinanzi al giudice monocratico Beatrice Arnosti sono stati riuniti tre procedimenti penali in cui erano state raccolte tutte le querele per truffa arrivate in procura dopo l’emissione del decreto di citazione a giudizio.

[[ge:gnn:messaggeroveneto:13919562]]

Gaiatto, assistito dall’avvocato Guido Galletti, ha optato per il rito abbreviato. Il giudice non ha potuto applicare alcuna pena: trattandosi di una sentenza in continuazione con la condanna definitiva, l’imputato ha già raggiunto, con i dieci anni di reclusione, il massimo della pena prevista per tale reato.

[[ge:gnn:messaggeroveneto:12850191]]

Il giudice ha invece pronunciato sentenza di non doversi procedere per due posizioni, a seguito della remissione di querela. In uno dei procedimenti la procura ha contestato 120 episodi di truffa aggravata in concorso con altri coimputati (per i quali il processo pende in dibattimento con rito ordinario).

I risparmiatori hanno denunciato di aver subito un danno complessivo di oltre 7,8 milioni di euro e di aver ricevuto dalla Venice a titolo di rendimento, in realtà inesistente 3,3 milioni di euro.

Gaiatto è stato condannato per associazione per delinquere, truffa aggravata, abusivismo bancario e finanziario, autoriciclaggio.

Centinaia di risparmiatori di tutta Italia, irretiti dalle promesse di 10% di profitto trimestrale grazie a investimenti nel mercato dello scambio di valuta estera hanno visto andare in fumo i loro averi. Nel mirino della procura la Venice forex investment, con sede legale a Capodistria e una succursale a Portogruaro.