Gesteco, missione compiuta
foto da Quotidiani locali
Missione compiuta: la storia continua. Quella delle aquile in Serie A2. “Clinched”: così si dice nel basket più patinato per sancire l’accesso di una franchigia ai play-off; “Eagles on fire” l’interpretazione tutta ducale di questo speciale, da alcuni inatteso traguardo.
Contro ogni pronostico di inizio anno – o di fine regular season – la Gesteco si è così assicurata (“clinched”) uno spot fra le grandi. Com’era giusto che fosse. L’ha fatto dopo aver stra-vinto la sua nona partita in altrettanti incontri di fase a orologio.
Rota e compagni capitalizzano dunque il primo match point utile ad assicurarsi un biglietto per il prossimo torneo cadetto battendo la Novipiù Casale Monferrato: 89-64 il punteggio finale.
Primi due quarti a senso unico, se non di più; seconda metà di gara in gestione, per la felicità del pubblico accorso; 19 punti per Mastellari e Dell’Agnello, top scorer in tandem della sfida; ma al party si uniscono anche Redivo (17), Miani (11). Un po’ tutti.
Standing ovation per l’ex Pepper nel pre-partita. Si festeggiano pure le 160 presenze in gialloblù di capitan Rota. Insomma, tutto è apparecchiato per la migliore delle serate.
A dirlo anche il primo tiro del match: palla a Redivo, solo retina, dall’arco ovviamente. Casale, in prima battuta, prova a reagire. È così il caro e vecchio Dalton, col suo classico 20 sulle spalle, a firmare il primo vantaggio ospite.
L’americano vuole evitare che il PalaGesteco si accenda. Conosce l’impianto, come conosce i compagni di un tempo: sa dunque quanto possano essere pericolosi. Ecco allora Miani e Dell’Agnello rimettere la UEB avanti.
Dieci punti per la coppia portante del team friulano ed è subito 15-8. Ma ehi, occhio alle new entry, perché dalla panchina, in serie positiva ormai da “n” incontri, c’è un Mastellari già “on fire”.
Arresto in area per lui, poi rubata con successivo gioco da quattro punti: in un amen, l’ex Chieti manda i suoi sul +11.
E non è finita: ordinato come il suo look, “Mastella” colpisce ancora, fino al 31-18. Interviene anche Lamb – come no – ad ampliare il margine fra le due squadre, al pari di una difesa da cui la Novipiù ottiene poco. Pochissimo.
Din don, quindi. Chi segna (di nuovo)? Martino, il campanaro che, a forza di menar mazzate, affossa Casale, spedendola a -20. Troppo facile. Tanto che Dell’Agnello azzarda pure l’assist a due mani, sotto le gambe: palla a Redivo, boom. Ri-boom, poco dopo, grazie a Marangon: 51-26. Ciliegina di fine primo tempo, il +26 del “sindaco” albiceleste.
Match in ghiaccio? Praticamente. Uscita dagli spogliatoi, infatti, la UEB non registra cali di tensione, anzi. Con Redivo, manco a dirlo, amplia la forbice, sino al +30, esatto, +30. Il resto è puro “garbage time”. Sugli spalti, il clima, già sereno, si fa via via sempre più euforico. Si inneggia a coach “Pilla”, al presidente Micalich.
A tutti i protagonisti della risalita salvezza. Con l’ultima sirana, la festa, quella vera, può cominciare. «Restiamo in Serie A», canta “marea gialla”. Già, proprio così. E mai verdetto fu più meritato.