Si è spento il sorriso di Azzurra, mamma coraggio: avrebbe compiuto 34 anni tra pochi giorni
BRUGNERA. L’amore genera sempre amore e non muore mai: è il messaggio pieno di vita e di speranza che lascia Azzurra Carnelos, morta nella notte tra sabato e domenica, a pochi giorni dal 34° compleanno. Una vita troppo breve, quella di Azzurra, ma vissuta pienamente e sempre col sorriso, tanto da diventare un esempio splendente di forza e determinazione.
Azzurra se ne è andata circondata di tutto l’amore che ha elargito in vita al marito Francesco Favero, al loro bambino nato solo otto mesi e mezzo fa, alla mamma Antonella e a papà Fabrizio, originario di Brugnera e attualmente residente a Portogruaro, e ai fratelli Davide e Andrea. Giovedì Azzurra avrebbe compiuto 34 anni.
«Azzurra è stata fin da subito una bambina prodigio, che emergeva in tutto», racconta mamma Antonella. «Brava a scuola, si è laureata in Economia, banca e finanza con 110 e lode. Venerdì mattina mi ha chiesto di abbracciarla e mi ha detto “Stai tranquilla mamma, andrà tutto bene”». Azzurra non si è mai rassegnata e ha sempre affrontato la malattia con coraggio.
Azzurra e Francesco si erano conosciuti nel 2013, si erano laureati insieme nello stesso giorno nel 2015 col massimo dei voti per poi sposarsi il 2 giugno 2022 a Oderzo. «Abitavamo a Milano nel 2019 quando un giorno si era accorta di un problema al seno», afferma il marito Francesco. «Azzurra l’ha affrontato subito con grinta: prima l’intervento, poi le terapie, in nove mesi aveva superato la malattia e abbiamo continuato la nostra vita col matrimonio e poi a febbraio dell’anno scorso l’annuncio che aspettavamo un bambino».
Ricorda mamma Antonella: «Azzurra mi aveva confidato che una notte si era svegliata convinta di aver sentito la voce della nonna, cui era molto legata, che la avvisava di andare dal medico che era una cosa serie. La nonna paterna era infatti morta dello stesso male. Noi lo leggiamo come un disegno di Gesù: la nonna l’aveva avvisata e lei è riuscita ad affrontare il primo insorgere della malattia e così a diventare mamma».
La gioia per la maternità viene adombrata il 4 luglio scorso dalla notizia che la malattia era tornata: per Azzurra diventa una corsa contro il tempo tra portare a termine la gravidanza e cominciare le terapie contro il male. Porta la gravidanza a 32 settimane e vive l’immensa gioia di vedere il suo piccolo che nasce sano e forte e lei comincia subito le cure.
«Azzurra è stata una roccia», confidano la mamma e il marito. «Ha ringraziato col sorriso fino all’ultimo i medici e tutto il personale che le prestava le cure antalgiche con una forza che ha sorpreso tutti».
«Azzurra è sempre stata forte e determinata nelle sue scelte di vita e il bambino è il suo miracolo più grande», sottolineano Antonella e Francesco. «La fede – concludono – è stata una componente importante».