Che voce ha Udine? L’audioracconto di Margherita: «Una città che sa di famiglia e si muove lentamente»
Se Udine potesse parlare, che voce avrebbe? Quella di Margherita Paglionico, 25 anni, studentessa friulana di antropologia a Torino. Diplomata in scrittura creativa alla scuola Holden, Margherita ha prestato la sua voce e i suoi ricordi per raccontare Udine nel progetto “100 voci per 100 luoghi”, l’iniziativa di Loquis per la Giornata internazionale della Voce. Un viaggio nelle città italiane e nei territori, alla scoperta di storie, curiosità, tradizioni e del nostro diffuso e straordinario patrimonio culturale, artistico, umano.
Questo perché ogni storia, di fatto, è il vero tesoro di ogni territorio. Senza storie che cosa sarebbero monumenti e città? Ed ecco che Margherita, che torna spesso a casa per trovare i suoi genitori, ci permette di “sbirciare” nella sua agendina dei viaggi. In un racconto che si nutre di ricordi, di incontri e di scontri. Anche con la sua città: «Udine sta bene dove sta; io sono più irrequieta, non ci capivamo. Ma apprezzo e ambisco a quella contentezza di sé».
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Il racconto del capoluogo friulano
«Quando torno a trovare i miei mi fa sempre un po’ commuovere: Udine è aria buona, vita lenta, montagne sempre in vista e viuzze deliziose», racconta nell’audio storia Margherita. Il testo è scritto di suo pugno, l’incipit di getto e il resto con più lentezza, proprio come si vive in città: «È progettata per andare piano, per aspettare, per ritrovarsi. Ogni tanto anche solo per stare».
Così tra una pennellata e l’altra, la studentessa conduce chi ascolta l’audio per mano tra le vie più importanti del capoluogo friulano: «Stare in piazza San Giacomo Matteotti o Delle Erbe, tra i sampietrini di via Mercatovecchio e il marmo fresco della Loggia del Lionello, in bicicletta o a piduline (a piedi), come si dice qui. E ancora, attraversare il fazzoletto del centro fino al colle in piazza Primo Maggio, che, gli udinesi giurano, è stato costruito da Attila per guardare Aquileia bruciare». Udine, la città che, nel racconto di Margherita, sembra un piccolo mondo antico, dove puoi sentire in alcuni giorni solo le campane e il tintinnare dei cucchiaini, osservare qualche bicicletta passare e avere la netta sensazione che vada tutto bene»
La ricerca dei posti da raccontare arriva dal suo personale album di fotografie, gli stessi ricordi condivisi con amici e familiari: «Ho descritto le vie e i bar dove mamma e papà andavano a fare aperitivo e dove sono tornata anche io da ragazza. Alla fine Udine è questo. È casa, è un grande salotto dove è impossibile perdersi ma è facile riconoscere i volti delle persone, le loro abitudini, i loro gusti». Il tutto in una pennellata di colore che ricorda, dice Margherita, una calda tonalità della terra.
Che poi viene spontaneo, per chi a Udine non vive, dire: caldo? Qui? «Sì, ed è una dei falsi miti da sfatare per la nostra città». Questo e molti altri, in generale, per il Nordest. «Ci descrivono come chiusi, come freddi. Ma non lo siamo affatto. Siamo forse timidi, questo sì. E ci teniamo alle nostre cose. Ma abbiamo anche una gran voglia di farci conoscere».
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Il progetto di Loquis
In occasione della Giornata internazionale della voce, l’app di travel podcast ideata da Bruno Pellegrini e fondata con Fabrizio Cialdea inaugura il canale “100 voci per 100 luoghi”: 100 nuovi podcast, uno per ogni capoluogo di provincia italiana, pubblicati in contemporanea per tracciare una nuova mappa di storie, tradizioni e curiosità.
Ogni contributo è curato dai professionisti e professioniste della voce che fanno parte della Loquis Factory, un network appassionato e creativo per il podcasting autoriale di viaggio che espande i numerosi contenuti già offerti spontaneamente dagli utenti.
Loquis oggi offre un atlante sonoro che ha ancora pagine infinite da scrivere. Un’opportunità aperta a tutti i podcaster per contribuire ad arricchire il racconto delle storie del mondo, contribuendo con il racconto dei propri luoghi a ispirare chi viaggia a riscoprire la bellezza del reale con occhi nuovi. Tra le città raccontate su Loquis anche Pordenone, Trieste e Gorizia.
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