Tutti uniti contro il razzismo sui campi da calcio: Azzanese e Union Martignacco indossano una maglia per dire basta
foto da Quotidiani locali
AZZANO. «Tutti uniti contro il razzismo», hanno detto in coro Union Martignacco e Azzanese. Hanno voluto dimostrarlo lunedì 15 aprile, allo stadio di Azzano Decimo, dov’era in programma il match tra le due squadre under 19.
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Si trattava della prima gara dopo quella giocata tra le stesse formazioni lo scorso 13 gennaio, quando un calciatore del team udinese fu autore di una condotta a sfondo razziale nei confronti di un rivale azzanese, rimediando una squalifica di dieci giornate. Per porre fine alla vicenda, i presidenti dei due sodalizi, Daniele Cattunar e Francesco Miot, hanno pensato a un’iniziativa.
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Così, prima del fischio d’inizio, le due formazioni sono entrate in campo indossando una maglia con la scritta “No al razzismo, no alla violenza”. Allo stadio di Azzano Decimo c’erano per l’occasione anche il presidente della Federcalcio regionale Ermes Canciani e il suo vice Claudio Canzian.
«Il fatto che i due club si siano confrontati dopo quanto successo e abbiano dato luogo a questo evento rappresenta un segnale – ha affermato Canzian –. L’atteggiamento che hanno avuto deve essere mantenuto: un clima positivo come quello che ho respirato è ciò che serve in ogni partita di calcio».
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«Questo incontro ha un valore molto importante – ha detto il presidente dell’Union Martignacco Cattunar -. Vogliamo dimenticare l’episodio accaduto lo scorso gennaio: è un match contro il razzismo e contro la violenza, perché anche se è stato appurato tra noi e l’Azzanese che non c’è stato nulla che fosse assimilabile al razzismo nel comportamento del nostro tesserato, si è verificato un episodio che ha scatenato un parapiglia. Siamo uniti contro il razzismo e siamo qui per dimostrarlo assieme ai nuovi amici dell’Azzanese».
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«È’ una festa che vuole cancellare quanto accaduto lo scorso gennaio – ha affermato il presidente dei biancazzurri Francesco Miot –. Vogliamo andare avanti e onorare lo sport».
Al termine della partita le due società, assieme alle loro squadre, hanno dato luogo a un terzo tempo in cui hanno condiviso la cena. Un’iniziativa lodevole, che sicuramente ha fatto riflettere i ragazzi e gli adulti coinvolti.