Le ciclabili in Carnia: ecco tutti i progetti, l’obiettivo è arrivare a 60 chilometri
La Comunità di montagna della Carnia punta a completare e raddoppiare le ciclabili in Carnia.
Dai 30 chilometri esistenti, molto frequentati da residenti e turisti, si punta a raggiungerne 60. Stretti accordi con Fvg strade sulla manutenzione di alcune tratte.
Sulle ciclabili la Comunità di montagna, illustra il vicepresidente Claudio Coradazzi, ha già 15 milioni di euro (di cui 4-5 con progetto avanzato o avvio lavori) cui se ne aggiungeranno quasi altrettanti se la Regione finanzierà nel 2024 su un suo bando le proposte dell’Alta Val Tagliamento per la Socchieve-Forni di Sopra (da 8 milioni di euro, 24ª in graduatoria) e della Conca tolmezzina (da 6 milioni per il 2º lotto della Tolmezzo-Amaro e una ciclabile tra i laghi di Verzegnis e Cavazzo, 30ª in graduatoria).
«Vanno completate le piste ciclabili esistenti – premette Coradazzi - e risolti i punti critici. Uno di essi è a Villa Santina il guado sul torrente Vinadia: la realizzazione di un ponte (500 mila euro) che lo sostituisca» parte verso metà maggio.
«Sono in avvio i lavori – annuncia - da 700 mila euro per il nuovo tratto tra Ovaro a Comeglians: si concluderà per fine 2024».
Sulle quattro vallate carniche Coradazzi ha svolto il primo giro di incontri coi sindaci sulle nuove ciclabili.
Con la val Degano è iniziato pure il secondo round. «Abbiamo individuato – spiega - il tracciato intero della Comeglians-Sappada, penso abbia tempistiche abbastanza veloci, pur restando i passaggi obbligati di espropri e varianti urbanistiche (12-18 mesi), su cui però già entro l’estate affidiamo l’incarico. Entro fine 2025 dovremmo poter partire con progetti e lavori di sistemazione e asfaltature specie di viabilità secondarie esistenti.
Sulla Comeglians-Prato Carnico ci sono 2-3 ipotesi. Puntiamo a creare un anello tra val Degano e val But con una ciclabile Comeglians-Ravascletto-Cercivento.
Uno studio di fattibilità è ancora al vaglio sulla Ravascletto-Cercivento, la più complicata, mentre c’è il percorso definitivo Comeglians-Ravascletto. Impegnativi pure i passaggi sui ponti sul Tagliamento, Degano e But.
La val Tagliamento è quella più vergine sulle ciclabili, ma è già stata affidata una prima progettazione sulla sistemazione e asfaltatura di percorsi esistenti dal ponte di Villa Santina fino a Mediis di Socchieve: un primo intervento da fare già tra estate e primo autunno,