Al lavoro in cantiere con il papà, la passione per le auto e il pallone: ecco chi era il ragazzo morto nell’incidente sulla regionale 355
PAULARO. C’è profondo cordoglio in Carnia per la morte di Thomas Del Linz, deceduto in un incidente stradale che si è verificato lungo la strada regionale 355, tra Villa Santina a Ovaro, all’altezza del comune di Lauco.
Era molto conosciuto. Originario di Trelli di Paularo, Thomas si era trasferito meno di due anni fa a Chialina di Ovaro, dove da allora conviveva con la sua amatissima dolce metà, Giada Collinassi, di Entrampo. Figlio unico, lascia la mamma Celestina, il papà Alvio, la fidanzata Giada e tantissimi amici che gli hanno voluto bene.
Aveva tanti progetti Thomas, una folta cerchia di amici a cui teneva tanto e con cui condivideva passioni (tra cui quella per i motori e per il calcio) e il piacere sincero dello stare assieme, un lavoro che amava (era artigiano edile col papà) e che lo impegnava parecchio in ogni angolo della Carnia.
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«Un giovane entusiasta – lo descrive il sindaco di Ovaro, Lino Not -, di compagnia, si era fatto subito benvolere in paese. Quando un ragazzo di soli 24 anni perde la vita è un grande dispiacere per l’intera comunità. A quell’età sei appena all’inizio della vita, Thomas aveva iniziato il suo progetto di vita qui con la sua fidanzata.
Ci stringiamo con affetto a Giada e alla famiglia del ragazzo colpita da questo duro lutto. Allo stesso tempo speriamo possano volgere al meglio le condizioni di salute dell’altra persona ferita nell’incidente, donna molto conosciuta, bravissima persona e grande lavoratrice».
La notizia della morte di Thomas è piombata in val d’Incarojo come un pugno in faccia che toglie fiato e parole. «Ci coglie tutti impreparati e costernati – afferma il sindaco di Paularo, Marco Clama -; esprimo sentita vicinanza alla famiglia a nome dell’intera comunità. Thomas era un ragazzo a modo, educato, di compagnia, un grande lavoratore».
Tra i tanti frequentatori della pista di guida sicura di Tolmezzo Thomas viene ricordato sempre presente agli eventi, sempre collaborativo, quando c’era bisogno di una mano. Anche nella cerchia più stretta degli amici di Thomas il dolore è palpabile.
«Thomas era semplicemente Thomas - lo riassume uno dei suoi migliori amici, Teo Soravito, incredulo -, era una bravissima persona, buona e disponibile per gli altri. Anche se era oberato di lavoro e impegni, il tempo lo trovava sempre.
Amava fare squadra, non gli interessava spiccare sul gruppo, ma far stare bene tutti in compagnia. C’era sempre per gli amici. Non fumava, non beveva, era un esempio per noi. Aveva una miriade di progetti per il futuro.
Era molto appassionato di auto, da sempre. Immancabile la sua Subaru nera. Proprio lunedì 22 avevamo concordato di andare a un raduno a Venzone tra 2-3 settimane. Sempre lunedì lo avevo convinto a tornare a giocare a calcio.
Lui aveva giocato nel Carnico col Fusca. Sarebbe venuto assieme a me negli amatori del Calgaretto. Fra una settimana dovevamo iniziare gli allenamenti. Anche Giada è nel nostro gruppo, partecipava sempre con lui alle iniziative. Una coppia molto affiatata e di compagnia.
Thomas nel tempo libero creava sempre occasioni per stare assieme. Anche domenica da lui avevamo fatto una grigliata per il compleanno del suo migliore amico Nicholas». Teo si ferma un attimo. «È così assurdo oggi – riprende - fare i conti con tutto questo».
Lunedì mattina Nicholas aveva appuntamento per un caffè con Thomas, che doveva recarsi a Udine per l’acquisto dei biglietti «per un incontro di wrestling – racconta Teo -, ma Thomas non arrivava. Abbiamo controllato a casa se l’auto era ancora lì, non c’era, al telefono non rispondeva, poi abbiamo saputo. Non ci crediamo ancora».