Il municipio di Pagnacco è inagibile e il consiglio comunale viene convocato al castello di Colloredo
PAGNACCO. La giunta guidata da Laura Sandruvi ha deciso di trasferire le sedute del consiglio comunale di Pagnacco nel castello di Colloredo di Monte Albano, sede della Comunità Collinare del Friuli. Una scelta che ha scatenato la dura reazione delle opposizioni, contrarie allo spostamento in un altro comune dell’attività istituzionale.
Come recita la delibera approvata dalla giunta, nell’attesa di concludere le verifiche sulla vulnerabilità sismica nel vecchio municipio di via del Buret, «è preferibile individuare una sede diversa per svolgere la normale attività istituzionale».
A lasciare interdetti i componenti delle minoranze (i gruppi di Fratelli d’Italia e di Al Centro evolve) è il fatto che il trasferimento degli uffici da via del Buret al nuovo municipio di Villa Mori si è concluso già due anni fa, nell’aprile 2022. Solo il consiglio comunale ha continuato a essere convocato nella vecchia sede municipale. Nel corso dell’ultima seduta di metà marzo, però, Daria Blasone (FdI) ha sollevato la questione sicurezza a seguito di un’informativa sull’inagibilità del municipio inviata dall’ex tecnico comunale Arduino Petruzzi. Il 15 aprile nuovo capitolo della vicenda, con Sandruvi che ha comunicato ai capigruppo l’intenzione di convocare il Consiglio del 29 aprile nella sede della Comunità collinare a Colloredo di Monte Albano.
Da qui la presa di posizione delle minoranze, che hanno presentato una mozione urgente a firma di Daria Blasone, Erica Cicuttini, Gabriele Pecile, Anna Freschi, Laura Zanutti ed Enrico Barboni: «Il problema sollevato è tutt’altro che nuovo – si legge nel documento – ma finora non è mai stato affrontato in maniera seria dalla maggioranza. Una criticità che va inquadrata nell’ambito di un’inadeguatezza dimostrata da questa amministrazione nell’intraprendere un’efficace politica sulle opere pubbliche».
Il repentino cambio di rotta del sindaco Sandruvi, per le opposizioni, «dimostra la piena cognizione della problematica e di conseguenza la negligenza nell’impegno a porre rimedio a un rischio noto da molto tempo». Senza tralasciare il fatto che, sempre a detta dei consiglieri di minoranza, «la collocazione al di fuori del territorio comunale della sede del Consiglio, organo che esprime al più alto livello i principi di democrazia per il territorio di Pagnacco, priva la comunità di rilevanza, la depaupera del valore di appartenenza e sta provocando una comprensibile indignazione della cittadinanza. È per l’appunto di questo sentimento che vogliamo farci interpreti». Fatte tutte queste considerazioni, con la mozione, i consiglieri hanno invitato il Consiglio «a censurare la decisione del sindaco di dislocare le sedute a Colloredo di Monte Albano impegnando il primo cittadino a individuare una sede idonea nell’ambito del territorio di Pagnacco».