Mancano lavoratori, al Granfiume selezioni per 90 assunzioni
Novanta posti di lavoro disponibili in venti aziende, suddivisi in cinque aree professionali e riguardanti 18 profili: sono i numeri del recruiting day che i Servizi per il lavoro della Regione organizzano per il 15 giugno al centro commerciale GranFiume di Fiume Veneto. È il primo che si terrà nella struttura e prende le mosse dalla difficoltà di un numero consistente di gruppi nell’individuare gli addetti necessari.
L’iniziativa è stata presentata nel palazzo della Regione. Sono intervenuti i funzionari regionali Anna D’Angelo e Gianni Fratte, oltre ai rappresentanti di tre aziende che parteciperanno alla selezione: Fabrizio Marega, amministratore delegato di Servizi Nordest, Simone Paroni, ad di Top food, Francesco Vicenti e Stefano Scortegagna, dirigenti di Unicomm, il gruppo proprietario anche di Emisfero. Sono tante le figure ricercare, a certificare una diffusa difficoltà prima nell’assumere e poi nel proseguire una fetta rilevante dei rapporti di lavoro. Venendo ai contenuti delle offerte di lavoro, per le quali da ieri e fino al 6 giugno ci si può candidare inserendo il curriculum vitae sul sito della Regione, riguardano le aree vendite, ristorazione, grande distribuzione, servizi di supporto e altre aree. Per quanto concerne i profili oggetto della ricerca, si va dagli addetti alle vendite agli ottici, ma anche responsabili delle pulizie, pizzaioli e addetti alla vigilanza, per fare degli esempi. La Regione si occuperà della preselezione, prima dei colloqui che si terrano in postazioni all’interno del GranFiume.
I dirigenti hanno riportato il loro punto di vista, che racconta di un quadro complesso figlio, su tutto, di un fattore: il crescente desiderio di rendere il lavoro una componente della vita, e non l’elemento essenziale. Con prospettive diverse, i dirigenti hanno evidenziato che, a fronte di lavoratori seri e responsabili, ve ne sono altri con i quali i rapporti sono difficili. Scortegagna, rispetto alle complessità del mercato del lavoro, ha posto sul tavolo anche altri concetti.
Ovvero, ha evidenziato quella che, a suo giudizio, dovrebbe essere la capacità delle aziende di costruire un ambiente di lavoro che tenga conto delle esigenze dei dipendenti, pensando anche - come fa Unicomm - a interventi di welfare (un mese ulteriore di gravidanza pagato dalle aziende, ad esempio) o corsi di formazione finalizzati alla crescita professionale. Formazione che, accanto all’attività di selezione, è una componente importante delle politiche attuate dalla Regione. Fratte, infatti, ha posto l’accento sui corsi ad hoc, ovvero pianificati per rispondere alle esigenze di un’azienda, dopo un confronto con il gruppo stesso. «Danno risposte positive - ha detto il dirigente -: il 90 per cento dei corsisti viene inserito in azienda».
«La formazione - ha aggiunto D’Angelo - è molto importante». Rimane una situazione, a detta delle aziende, desolante. Anche per questo, la Regione, che nel 2024 ha realizzato 29 Recruiting day, intende prosesguire lungo la strada intrapresa. Nel secondo semestre dell’anno sono previste selezioni nel nuovo Centro servizi della Zona industriale Ponte Rosso di San Vito al Tagliamento e a Maniago.
Per quanto concerne il commercio, in difficoltà più accentuata rispetto ad altri settori, risulta complicato, secondo quanto riferito da Fratte, definire recruiting day per le singole attività, essenzialmente per ragioni organizzative. Va evidenziato che i servizi della Regione rivolti ad aziende e lavoratori sono gratuiti. Si cerca di far convergere domanda e offerta, tra i cambiamenti che interessano non solo le nuove generazioni, sempre a detta dei dirigenti intervenuti, ma anche un numero rilevante di lavoratori di età più avanzata.