Boom di famiglie in difficoltà per il Covid a Mira: nuova emergenza sociale
MIRA. Anche a Mira l’emergenza sanitaria crea emergenza economica. Nel giro di una decina di giorni sono state presentate 163 domande ed erogati 70 mila euro di contributi su 205 mila ricevuti dal governo, per la seconda tranche dei buoni alimentari.
«Si tratta di persone» spiegano il sindaco Marco Dori e le assessore Vanna Baldan e Chiara Poppi, «che fino ad ora erano sconosciute ai servizi sociali: persone in cassa integrazione e disoccupati, ma anche qualche partita Iva o anche negozianti che hanno chiuso».
«Le domande» spiega l’assessore al Sociale Chiara Poppi «sono arrivate quasi tutte con la nuova piattaforma telematica, che si può usare anche con il cellulare, e questo significa che lo strumento è valido e di facile utilizzo, oltre che veloce. Si tratta, nelle domande accolte, quasi sempre di nuclei familiari, quindi pochi i singoli».
Ma i casi stavolta sono l’emblema dei problemi economici collegati alla pandemia che di fatto crea una categoria di nuovi poveri. «La casistica è quella di persone» spiega il sindaco «che chiedono aiuto perché non ce la fanno ad arrivare a fine mese. Non i consueti casi sociali, ma proprio famiglie che sono state colpite direttamente i indirettamente dal Covid».
«Stimiamo che a Mira siano decine e decine le persone legate al commercio o al turismo o ai servizi» spiega l’assessore alle attività produttive Vanna Baldan. «Categorie che andranno aiutate per anni anche dopo la fine della pandemia». Durante la prima ondata furono messi a disposizione a Mira per i buoni alimentari sempre 205 mila euro e arrivarono in 5 mesi 700 richieste.
«Nonostante ci sia la piattaforma telematica» spiega l’assessore Poppi, «le persone che non hanno dimestichezza o non riescono ad accedere ad internet possono chiamare lo 041 5628179 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12. ll buono spesa avrà carattere straordinario una tantum fino ad esaurimento fondi. Stavolta abbiamo deciso di dare contributi ogni volta di taglio più alto di quelli della prima ondata. Per le famiglie emettiamo buoni di 100 euro alla volta a cui si aggiungono 50 euro se in famiglia c’è un minore di 5 anni».
Gli aiuti alle famiglie non arrivano solo dal Comune ma anche dall’Emporio San Martino di Mira Porte una struttura gestito dalla Caritas e dall’associazione Ponte Solidale. Qui di persone assiste nel 2020 ce ne sono state 540 in un anno. Qui si danno direttamente non soldi ma pacchi alimentari e vestiti se ve ne è la necessità. —