Мы в Telegram
Добавить новость
103news.com
Panorama
Май
2024

PNNR c'è una luce in fondo al tunnel

0


Il 2024 è cruciale per realizzare il Piano nazionale di ripresa e resilienza. E, nonostante le critiche, l’Italia procede nelle «missioni» chieste dalla Ue. Anche se alcune appaiono impossibili.

Ce la farà il grande convoglio del Pnrr ad arrivare intero alla meta o deraglierà nelle curve dell’inefficienza italica e delle immancabili furberie tricolori? Sul Piano nazionale di ripresa e resilienza ne abbiamo sentite di ogni: c’è chi si pregusta malignamente un colossale flop e chi invece si aspetta un bel successo, mentre sui giornali rimbalzano notizie di ritardi e sprechi. Dove sta la verità? Intanto facciamo un breve riassunto: il Pnrr fa parte del programma Next generation Eu, approvato nel 2020 dal Consiglio europeo per sostenere con un fondo da ben 750 miliardi di euro i Paesi dell’Unione dopo la pandemia Covid-19. L’Italia allora guidata da Giuseppe Conte ottenne una grossa fetta di quell’importo: 191,6 miliardi, di cui 70 in sovvenzioni a fondo perduto e 121,6 in prestiti. Caduto il governo Conte 2, fu l’esecutivo di Mario Draghi nel luglio 2021 a suggellare insieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen l’approvazione definitiva del piano, in parte riscritto.

La Commissione europea pochi giorni fa ha fatto il punto della stato di avanzamento dei Pnrr nazionali ed è soddisfatta di come i Paesi dell’Unione stanno gestendo i rispettivi piani (né potrebbe affermare il contrario pena una clamorosa figuraccia planetaria). Comunque per ora sono stati stanziati circa 225 miliardi di euro e Bruxelles fa notare che nel periodo 2019-2023 gli investimenti pubblici in Europa sono aumentati dal 3 al 3,3 per cento del Pil Eu e saliranno ancora nel 2025, merito in buona parte proprio dei 27 Pnrr nazionali. Da notare che tutti questi piani sono stati modificati: in dieci casi la revisione è stata accompagnata dalla richiesta di prestiti, tra cui spicca il caso della Spagna che ha ottenuto quasi 100 miliardi in più con un aumento del 134 per cento rispetto al piano originario costituito solo di prestiti a fondo perduto.

Il Pnrr italiano ha subito un’ulteriore e profonda revisione nel 2023 da parte della squadra di Giorgia Meloni, che ha affidato al ministro Raffaele Fitto l’attuazione del piano: la revisione, effettuata per affrontare una serie di imprevisti, come l’aumento dei prezzi dell’energia e dell’inflazione, le perturbazioni nelle catene di fornitura, la guerra in Ucraina, è stata approvata dalla Commissione che ha aumentato la dotazione del piano da 191,6 a 194,4 miliardi inserendo una settima missione legata al programma RepowerEu, per porre fine alla dipendenza dell’Unione europea dai combustibili fossili della Russia. Le altre sei missioni spaziano dalla digitalizzazione al turismo, dalla transizione ecologica alla mobilità sostenibile, dall’istruzione alla giustizia, dalla salute all’inclusione. Le missioni includono nel complesso 216 misure, di cui 66 riforme, sette in più rispetto a quelle presenti nel Piano originario, e 150 investimenti. Il tutto si traduce in decine di migliaia di progetti. E il Pnrr va portato a termine entro il 2026. Bella sfida.

«Forse all’inizio ci siamo lanciati in qualcosa troppo grande per noi» commenta Diego Begnozzi, senior consultant di The European House-Ambrosetti e coordinatore dell’osservatorio sul Pnrr creato dalla società di consulenza. «Abbiamo chiesto tutto e subito mettendo sul tavolo una quantità enorme di idee e progetti, senza tener conto dell’obiettiva difficoltà di gestire questo sforzo gigantesco da parte del Paese. Però la sorpresa è che la realizzazione del piano sta andando molto meglio di quanto ci si potesse aspettare date le premesse: nei primi due anni è stato fatto un buon lavoro preparatorio per mettere gli enti locali e le stazioni appaltanti nelle condizioni di portare a termine con relativa efficacia il proprio lavoro». Del resto il ritmo con cui l’Italia ha ottenuto le varie rate dei prestiti è una prova del funzionamento della macchina. Uno dei problemi principali che il team di Fitto ha dovuto risolvere è la difficoltà da parte delle amministrazioni locali a realizzare i progetti previsti dal Pnrr, vuoi per mancanza di personale, per le lentezze burocratiche o per l’impennata dei costi. Quasi la metà dei progetti del Pnrr pre-revisione, il 46 per cento, erano amministrati da Comuni per un valore di 36 miliardi.Il governo Meloni ha tagliato il 40 per cento dei progetti affidati a questi enti, creando non poche preoccupazioni sul loro futuro rifinanziamento. Ma almeno ha accelerato i tempi.

In Italia, secondo una suddivisione efficace realizzata dalla Fondazione Openpolis, il grosso dei fondi è destinato alle infrastrutture (64,8 miliardi), alle imprese e al lavoro (36,9 miliardi), alla transizione ecologica (35,6), all’istruzione e ricerca (29,6), alla sanità (18,1), alla digitalizzazione (15,9). Il nostro Paese ha già ottenuto la quarta rata dei prestiti, unico Paese insieme al Portogallo, gli altri sono alla terza, e ha incassato finora 102,5 miliardi di euro, il 54 per cento dell’importo complessivo. Non solo: il governo Meloni ha già avanzato la richiesta della quinta rata, confermando il raggiungimento di tutti gli obiettivi fissati per la fine del 2023. Secondo l’Osservatorio Openpolis, l’Italia avrebbe completato il 79,3 per cento delle riforme previste entro la fine del secondo trimestre del 2024 e il 40 per cento degli investimenti.

Tuttavia, come sottolinea l’Osservatorio Pnrr di Ambrosetti, «il 2024 si prospetta un anno impegnativo, con l’Italia che si prepara ad affrontare 113 obiettivi, 24 in più delle previsioni iniziali». È il numero più alto finora, e i target da raggiungere cominciano a essere più quantitativi. Tra questi ci sono la riduzione degli arretrati nei tribunali regionali, con l’obiettivo di abbatterli del 95 per cento entro dicembre 2024 per i casi pendenti fino al 2019; la riduzione di almeno il 12 per cento del tempo medio tra l’aggiudicazione dell’appalto e la realizzazione dell’infrastruttura; l’aggiudicazione degli appalti per la costruzione di 7.500 punti di ricarica in autostrada e almeno 9.055 in zone urbane; l’aggiudicazione degli appalti per la costruzione della ferrovia ad alta velocità su
diverse linee; la migrazione di 4.083 amministrazioni pubbliche locali verso ambienti cloud certificati. Il nuovo piano include misure per potenziare il personale attraverso nuove assunzioni: si prevede l’ingresso di circa quattromila dipendenti entro giugno 2026.

Insomma, il 2024 è un anno cruciale per la realizzazione del piano. Sulla quale si abbattono alcune critiche. Una riguarda lo scarto tra la spesa programmata e quella effettiva: nel 2023 era prevista una spesa di 32 miliardi mentre quella effettiva è stata 21,1. «In effetti questo scarto esiste, in particolare in alcuni ambiti come la salute» riconosce Begnozzi «ma è fisiologico, non lo vedo come il problema principale, la distanza tra i due dati è in generale abbastanza contenuta». Si è parlato anche di sprechi e del rischio di infiltrazioni criminali: «Per quanto riguarda gli sprechi» risponde il coordinatore dell’Osservatorio «l’impressione è che siamo nel campo dell’aneddotica e non dei problemi strutturali. Mentre esistono delle misure per contrastare a monte l’ingresso della criminalità negli appalti previsti dal piano. Non è detto che ciò basti, soprattutto nelle catene di subfornitura: se questo avviene ci vorrà del tempo prima di scoprirlo». Un altro tema delicato è quello delle riforme: il Pnrr viene considerato come una grande occasione per svecchiare e rendere più competitivo il Paese ma c’è il rischio che alla fine i cambiamenti restino sulla carta. È così? Dipende: per esempio nella digitalizzazione dei processi nella pubblica amministrazione ci sono stati miglioramenti significativi.

Ma misurare il successo di una riforma è difficile: dalla pubblicazione della legge in Gazzetta ufficiale alla scrittura dei decreti attuativi fino al dispiegamento degli effetti concreti della riforma passano mesi se non anni. E in alcuni ambiti, come la tutela della concorrenza, il pericolo che cambi tutto per non cambiare alcunché esiste. Infine c’è da chiedersi se riusciremo a portare a termine tutti i progetti del Pnrr entro il 2026: «Sarà difficile, in alcune missioni, come quella sulla salute, siamo estremamente in ritardo con una percentuale risibile di spesa effettuata e pensare di coprire questo scarto in meno di due anni è molto ottimista. Però ritengo che si raggiungerà un accordo politico per accettare un eventuale slittamento di alcuni progetti». Il treno del Pnrr potrebbe dunque arrivare in stazione intatto, anche se con qualche ritardo. Incrociamo le dita.





Губернаторы России
Москва

Собянин: Детский фестиваль искусств «Небо» станет праздником для всей семьи





Москва

Дивный новый мир цифровизации: в Москве пройдет Форум «Время цифры»


Губернаторы России

103news.net – это самые свежие новости из регионов и со всего мира в прямом эфире 24 часа в сутки 7 дней в неделю на всех языках мира без цензуры и предвзятости редактора. Не новости делают нас, а мы – делаем новости. Наши новости опубликованы живыми людьми в формате онлайн. Вы всегда можете добавить свои новости сиюминутно – здесь и прочитать их тут же и – сейчас в России, в Украине и в мире по темам в режиме 24/7 ежесекундно. А теперь ещё - регионы, Крым, Москва и Россия.

Moscow.media
Москва

Собянин посетил фестиваль "Москва – на волне. Рыбная неделя"



103news.comмеждународная интерактивная информационная сеть (ежеминутные новости с ежедневным интелектуальным архивом). Только у нас — все главные новости дня без политической цензуры. "103 Новости" — абсолютно все точки зрения, трезвая аналитика, цивилизованные споры и обсуждения без взаимных обвинений и оскорблений. Помните, что не у всех точка зрения совпадает с Вашей. Уважайте мнение других, даже если Вы отстаиваете свой взгляд и свою позицию. 103news.com — облегчённая версия старейшего обозревателя новостей 123ru.net.

Мы не навязываем Вам своё видение, мы даём Вам объективный срез событий дня без цензуры и без купюр. Новости, какие они есть — онлайн (с поминутным архивом по всем городам и регионам России, Украины, Белоруссии и Абхазии).

103news.com — живые новости в прямом эфире!

В любую минуту Вы можете добавить свою новость мгновенно — здесь.

Музыкальные новости

Игорь Бутман

Долина, Бутман и его оркестр представили Россию на Akra Jazz Festival в Турции




Спорт в России и мире

Алексей Смирнов – актер, которого, надеюсь, еще не забыли

Муж Заворотнюк дал волю эмоциям на прощании с актрисой

Певица Пелагея разделила имущество с бывшим мужем

Для пользы тела. «Мой спортивный район» начинает летние тренировки


Ролан Гаррос

Арина Соболенко повторила уникальное достижение Азаренко на турнирах «Большого шлема»



Новости Крыма на Sevpoisk.ru




Частные объявления в Вашем городе, в Вашем регионе и в России