Roger Federer e Serena Williams, 40 anni nel 2021: per quanto ancora in campo?
King Roger and The Queen. I soprannomi raccontano la nobiltà del tennis, non bastasse la bacheca di trofei che Roger Federer e Serena Williams possono vantare. Negli anni è la longevità che ha stupito e provocato ammirazione. Nel 2021 compiono entrambi quarant’anni, come Zlatan Ibrahimovic, altro esempio dello sport che è sempre più anche questione per «vecchietti».
I signori della racchetta sono entrambi pronti a scendere in campo. Con impegni però centellinati.
Federer, che ancora è il numero 5 al mondo, non sarà agli Australian Open in programma a febbraio, un mese dopo il solito per dare il tempo ai giocatori di fare i periodi di quarantena. Mancherà per la prima volta al primo slam della stagione da 21 anni a questa parte, l’ultimo torneo giocato proprio a Melbourne nel gennaio scorso. L’anno prima aveva vinto qui il suo ultimo Slam mostrando quelle lacrime che lo hanno reso, negli anni, sempre più umano e sempre più amato.
Solo un ritardo nella preparazione dopo lo stop per la doppia operazione al ginocchio destro. Re Roger vuole fare la sua 23esima stagione da professionista. Aggiornare quel tabellone che lo vede a 20 tornei dello Slam vinti, raggiunto quest’anno da Rafa Nadal con il suo tredicesimo Roland Garros. Dovrebbe tornare a fine febbraio: in calendario certamente Wimbledon (l’erba è il suo terreno di caccia prediletto) e l’Olimpiade.
Sì, sua maestà vuole andare a Tokyo e molti pensano che proprio nel paese del Sol Levante potrebbe chiudersi la carriera di uno dei più grandi di sempre in una data simbolica: le Olimpiadi si chiudono l’8 agosto del 2021 il giorno in cui Roger Federer compie quarant’anni.
Arriva agli anta un mese e mezzo dopo Serena Williams, professionista del tennis dal secolo scorso, primo torneo dello Slam vinto, Us Open 1999, che ancora si doveva chiudere il secondo millennio e lei era appena 18enne. 23 titolo del Grande Slam dopo è ancora qui con marito e figlia, capace di arrivare in finale a Wimbledon dopo la maternità, ancora alla ricerca di quel 24esimo titolo che la renderebbe unica nella storia del tennis.
Aspettava la sua bambina, Olympia, quando ha vinto gli Australian Open del 2017. Nemmeno il suo allenatore era stato avvertito della gravidanza. Impresa fuori dall’immaginabile. Serena, una vita da imprenditrice e modello per i diritti delle donne e delle minoranze, non ha ancora detto di voler smettere. Ha giocato a Parigi nel Roland Garros spostato all’autunno. È pronta a battersi per il titolo in Australia.
«Amo giocare a tennis. Amo la competizione. Mi piace esserci. È il mio lavoro. Lo è sempre stato. Sono ancora brava a farlo e, finché non sentirò di non esserlo più, ci sarò» ha detto Serena. E il mondo non è pronto ancora a salutare la Regina e il Re della racchetta.