Cortina, De Zanna lancia la sfida: in consiglio per salvaguardare il patrimonio ambiente
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“Cortina bene comune” è la proposta “verde” per i cittadini. «Non vogliamo inseguire sogni spropositati e megalomani»
CORTINA. Si chiamerà “Cortina Bene Comune” il nuovo gruppo che si candiderà alle prossime elezioni comunali di Cortina con capolista Roberta de Zanna.
La candidata a sindaco al femminile ha chiuso i nominativi necessari per la lista dei consiglieri, dopo aver annunciato un mese fa la propria intenzione di scendere in campo a capo di un gruppo che si propone come alternativa al programma del sindaco uscente, che sarà incentrato sulla difesa dell’ambiente e della comunità locale.
Si stanno dunque pian piano definendo le candidature per le prossime elezioni comunali in questo delicato momento in cui Cortina dovrà prepararsi per ospitare i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2026. «Siamo partiti un po’ tardi, ma siamo riusciti a chiudere la lista e nei prossimi giorni la depositeremo in Comune», afferma soddisfatta de Zanna. «L’idea di scendere in campo è nata dopo che abbiamo visto quale fosse l’alternativa a Ghedina, cioè Gianluca Lorenzi, ex consigliere di Ghedina, assieme ai fuoriusciti dall’attuale gruppo di maggioranza e all’attuale minoranza, che però in questi anni non ha portato avanti un’idea alternativa all’interno dell’amministrazione», afferma de Zanna.
La candidata confessa di ricevere sempre più consensi dalla gente che incontra nel suo negozio o nel centro pedonale di Cortina, dove oramai i candidati si vedono spesso e volentieri a passeggio. «Abbiamo costruito una lista di persone che condividono un’idea, una visione di come vorremmo Cortina negli anni a venire, senza andare in cerca di presidenti di qua e di là. La nostra visione sul futuro di Cortina è basata sul valore della comunità sociale che riconosce nell’ambiente naturale il valore principale della propria qualità di vita. Cortina deve offrire, anche al turista, una visione basata sul godimento di un paese integrato nella natura dolomitica. Non vogliamo inseguire sogni sproporzionati e megalomani su strutture viarie, turistiche e sociali solo apparentemente essenziali allo sviluppo economico. Questi sogni hanno snobbato nel tempo soluzioni più calibrate ed attuabili perché ritenute non degne del nome Cortina. In molte parole e desideri abbiamo perso la nostra identità e svalutato il valore di un paese che deve rimanere integrato nel suo territorio», spiega.
«Lo scopo del gruppo non è quindi portare in consiglio comunale gli interessi di categoria, bensì l’interesse comune di tutta la popolazione, senza conflitti di parte o consiglieri che dovranno spesso e volentieri abbandonare l’aula in quanto impediti a votare per conflitto di interessi. Da qui il nome “Cortina Bene Comune”, proprio perché il nostro paese è un bene, un patrimonio comune che va salvaguardato dalle speculazioni, dal consumo, dobbiamo garantire alle generazioni future la possibilità di godere del nostro territorio e non pagare il prezzo di scelte sbagliate».