Alberto Fontana, per tutto oggi solo Naska, è la prova che i sogni, anche seguendo percorsi tortuosi e spesso in salita, alla fine si realizzano. Era un ragazzo come tantissimi altri: aspirante calciatore ai tempi della scuola, una laurea triennale in ingegneria informatica al Politecnico di Torino, poi un lavoro come videomaker. Però da sempre, soprattutto, prima di tutto, una passione smodata per i motori. «Nella mia vita ho sempre inseguito una cosa soltanto: che la mia passione diventasse il mio lavoro. Читать дальше...