IL SENSO DELLA GIUSTIZIA DI BONAFEDE E DI RENZI
Non basteranno né le roventi accuse del magistrato antimafia Nino Di Matteo; né le polemiche per le clamorose scarcerazioni «per motivi sanitari» di oltre 400 tra detenuti pericolosi e boss mafiosi; né il generale (e plateale) disastro nell'amministrazione delle carceri; né lo scandalo delle nomine ministeriali inquinate dal gioco sommerso dei mercanteggiamenti tra le correnti della magistratura.