Macchie sul nulla di una ostinata attesa
Le parole sono tutto quel che abbiamo, ricordava Beckett, ma aggiungeva: «sono macchie non necessarie, che impiastrano il silenzio e il nulla». Da un simile orientamento verso uno spazio linguistico tendente all’oblio e al silenzio, si trae la stessa forza oscura dell’irrappresesentabile, che colora i tentativi di molti racconti di guerra. Protagonista dell’ultimo romanzo di Jo Baker, L’irlandese (traduzione di Giulia Boringhieri, Einaudi, pp. 320, euro 20,00) Samuel Beckett si domanda a cosa servano le parole; ma la questione traversa... Читать дальше...