Gisèle Halimi, con l’arma del diritto
«C’è un popolo, un popolo a mani nude che si sta facendo massacrare, è il popolo palestinese. Un esercito lo tiene in ostaggio. Perché? Quale causa difende questo popolo e perché gli si oppongono, io affermo che questa causa è giusta e come tale sarà riconosciuta dalla storia». Gisèle Halimi non conosceva mezzi termini. Forte di una solida reputazione internazionale si era espressa così, dopo l’aggressione israeliana a Gaza, nel 2014. Parole lucide, raccolte in una lunga intervista rilasciata al … Continua
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