Volker Ullrich, il formicaio degli smarriti, dopo la morte di Hitler
Ci sono momenti in cui il mondo con il quale ci si sente in consuetudine tracolla e un nuovo ordine si profila, nel vuoto tra il non più e il non ancora, un tempo di nessuno in cui coesistono sensazioni e sentimenti contraddittori, di sbigottimento, di disillusione, di rabbia, di incertezza, e soprattutto di paura. Uno di questi momenti coincise, in Germania, con quei tremendi otto giorni che separarono la morte di Hitler, il 30 aprile del 1945, dall’8 maggio … Continua
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