Il Tennessee dentro Venezia e Verona: la faglia interiore di Wright
Già negli anni settanta, quando la sua poesia era agli esordi, Charles Wright giocava parecchie delle sue carte sui legami fra parola e figura. Nella raccolta Hard freight (1973) c’è per esempio la prima attestazione di un genere che avrà una certa fortuna nei suoi versi, quello dell’autoritratto (penso a Self-Portrait in 2035). E in uno dei libri più importanti – The Southern Cross (1981), che già in titolo indica un contrassegno forte del suo autore, l’essere cioè un poeta … Continua
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