Un’impiegata baciata dalla quarantena
Sono un’impiegata baciata dalla quarantena. I miei attrezzi di lavoro sono il computer e il software. La macchina a cui sono incatenata è lo schermo luminoso che prosciuga ogni giorno i miei occhi fino all’ultima lacrima. I gesti che mi logorano coinvolgono polsi, spalle, cervicale. Ma soprattutto gli occhi. Sono una di quelle che scrivono le pagine web, trattano le fatture, organizzano i dati, vi servono come clienti o come utenti di servizi, spostano conoscenza da qui a là. Lavoro … Continua
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