Se le basi «culturali» sono tragiche bisogna sovvertirle
Da quando la pandemia ci ha sconvolti, una delle parole che ho sentito usare più spesso è «cura». La cura in senso clinico, ovviamente. E il suo contrario – incuria – quando gli interessi economici hanno prevalso sul dovere di curare tutti gli esseri umani, inclusi i meno performativi, cioè gli anziani. Ma anche «cura» in moltissime altre accezioni: la classe insegnante si è presa cura dei discenti da remoto, molte persone di buona volontà hanno inventato la Spesa Sospesa … Continua
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