Una poetica dell’incertezza
Mosca, 1917. I poeti non smettono di scrivere: «In quella famosa estate del 1917, nell’intervallo tra due scadenze rivoluzionarie, sembrava che insieme alla persone facessero comizi e assemblee anche le strade, gli alberi, le stelle…». Così Boris Pasternak rievoca gli anni in cui scrive le liriche di Mia sorella la vita e di Temi e variazioni, ideate, queste ultime, come ripresa in termini musicali della prima raccolta, o piuttosto in forma di «risvolto». Convocare il Creato – rendere animato l’inanimato... Читать дальше...