Nella zona di confine tra fantastico e troppo umano
Nell’immaginario di molti appassionati non solo di cinema, ma anche di fumetti, letteratura, musica, in quel coacervo di linguaggi comunicanti, ontologicamente comunicanti, a prescindere da ciò che sarebbe letteratura e paraletteratura, immagine cristallina e vignetta o icona a bassa risoluzione, nota minima e accordo screziato; il 2019 era, e forse resterà, l’anno di Glass (a maggio in home-video). Che poi «appassionati» è una tautologia, visto che non capisco come non si possa avere un interesse... Читать дальше...