Esistenzialisti, artisti e anti-eroi di Parigi: Rive Gauche
«Va’ al bar e chiedi un arsenico alla menta, ti toglierà la sete in eterno». Questa è una delle frasi che si leggevano sui muri dei bagni del Tabou, il locale sito al 33 di Rue Dauphine, nel VI arrondissement, dove si esibiva un allampanato ingegnere di nome Boris Vian, con la passione della scrittura, che suonava la tromba con un piccolo gruppo chiamato Les Grrr. In quella «vasta cantina vuota, col tetto a volta» si potevano incontrare Sartre e … Continua
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